Si è chiusa ieri in Asia la lunga stagione 2019.
Alla fine Ficara si è dovuto “accontentare” di un 3° posto.
Un piazzamento di tutto rispetto perché chiude un cerchio importante di un’annata davvero sensazionale in termini di risultati e soddisfazioni.
Allo stesso tempo però, un risultato che lascia un sentore amaro in bocca perché l’atleta siciliano aveva senza dubbio le gambe per vincere.
Ed invece, contro i pareri del pronostico, a portare a casa il successo finale è stato il giovane Anton Charmig. L’atleta danese è andato in fuga subito in partenza acquisendo un vantaggio di oltre sette minuti, un gap davvero enorme se si considera la durezza della competizione, facendo quasi 100 km in solitaria. Una prestazione d’altri tempi insomma, che ha perfino gettato non poche perplessità sulla genuinità e credibilità della performance, considerando soprattutto il ricchissimo montepremi. Alle spalle del danese Charmig giungevano poi rispettivamente l’australiano Benjamin Dyball, vincitore quest’anno del Tour de Langkawi e fresco di contratto con il team Word Tour NTT, ed il leader di Amore & Vita – Prodir, Pierpaolo Ficara.
Ad ogni modo la stagione 2019 del team di Fanini è da incorniciare grazie a 10 vittorie, quattro delle quali in gare di assoluto prestigio, un campionato nazionale a cronometro, 40 piazzamenti nei primi 10 e ben 20 volte sul podio.
«Ci tenevo a chiudere questa stagione con una bella vittoria da dedicare al mio team – ammette il siciliano Ficara – stavo benissimo e sapevo di poter vincere ed iscrivere il mio nome nell’albo d’oro di questa straordinaria manifestazione accanto a quello del mio conterraneo Vincenzo Nibali, ma il giovane danese che peraltro nessuno conosceva, perché privo di risultati negli due anni, ci ha davvero sorpreso tutti. All’inizio credevamo fosse un attacco “bidone” come succede spesso ma poi, quando la corsa è entrata nel vivo e davanti andavamo veramente a tutta ho capito che sarebbe stato impossibile ribaltare la situazione a mio favore. Andavamo su veramente forte e a tirare con me c’erano corridori molto forti. Nonostante ciò il vantaggio di questo ragazzo non diminuiva e alla fine siamo arrivati con un ritardo di oltre quattro minuti. Pazzesco secondo me. Anche perché conosco i miei valori, quelli di Dyball e di altri, gente che vince le corse importanti. I watt non mentono e nessuno poteva credere ai propri occhi. Era come se questo corridore avesse avuto il motorino sulla bicicletta.
Comunque voltiamo pagina e adesso pensiamo a riposare, facendo però un doveroso ringraziamento alla mia squadra che ha puntato tanto su di me».
La stagione di Amore & Vita – Prodir è quindi conclusa ma il management sta già lavorando da tempo al 2020, sul team che sarà improntato su due atleti importanti quali Marco Tizza, uno degli italiani più piazzati in assoluto quest’anno, e Davide Appollonio.
«Ringraziamo i nostri sponsor per averci affiancato, soprattutto il signor Pagani di Prodir. Senza il suo supporto tutto questo non sarebbe stato possibile. Un grazie è doveroso va anche alla famiglia Schiavon di Selle SMP che da sempre sono al nostro fianco e sono ormai parte della nostra famiglia, poi ringrazio la Jorbi, bici fantastiche con cui pedaleremo anche l’anno prossimo, la Veloplus del nostro ex portacolori Maurizio Spreafico e la Skoda. Quest’anno abbiamo dimostrato tutto il nostro valore e le vittorie ed i tantissimi risultati ci hanno ricompensato pienamente dei grandi sacrifici che fa la mia famiglia per portare avanti la squadra. Adesso inizia il lavoro duro per noi, ovvero quello di organizzare al meglio il 2020 ma siamo entusiasti e determinati perché proveremo a migliorarci e come sempre continuare a stupire» conclude il team manager Cristian Fanini.