Fanini: <<Nonostante un dazio enorme che abbiamo pagato alla malasorte, sotto forma di cadute nelle prime due tappe, ottimi i nostri piazzamenti>>
Dall’Argentina la stagione è partita tutto sommato con il piede giusto.
Di fatto tra le grandi squadre World Tour, Amore e Vita – Prodir, non ha assolutamente sfigurato. Sempre nel vivo dell’azione, sempre all’attacco con i giovani Riccardo Marchesini, ed il finalmente recuperato Antonio Zullo, ma anche con l’esperto Luksevics. Benone perfino nel “tappone”, con Marco Tizza giunto poco distante dai più forti, e tagliato fuori dai giochi per la vittoria soltanto a causa di “un ventaglio” (come si dice in gergo) nel momento cruciale dell’azione. Ottimi anche risultati degli sprinter Appollonio e Bogdanovic. Soprattutto il corridore molisano, ha dimostrato – seppur non ancora al top della condizione – di essere all’altezza della situazione anche al fianco di “mostri sacri” delle volate come Gaviria e Sagan.
Insomma, il bicchiere è ben oltre l’essere mezzo pieno e questo nonostante le brutte cadute nelle prime due frazioni che potevano costare molto caro agli atleti diretti da Starchyk e Zamparella.
“Se andate a verificare gli ordini d’arrivo troverete vincitori a 24 carati – spiega il team manager della compagine più longeva al mondo, Cristian Fanini – ma nonostante la caduta a causa di uno spettatore negli ultimi 3 km della prima tappa (con ben 5 dei nostri 6 atleti al via finiti per terra), e quella della seconda a causa di un cane (con due atleti caduti ed il resto rimasto attardato fino a poche centinaia di metri dal traguardo a causa della rottura del gruppo), i nostri piazzamenti sono stati ottimi. Abbiamo infatti chiuso l’ultimo giorno con il 7° posto di Davide Appollonio ma anche in quelli precedenti ci sono stati altri piazzamenti nei primi 20 dello stesso Appollonio, di Bogdanovics e di Tizza. Significa che siamo sulla buona strada. Ho dichiarato che siamo come l’Empoli nel calcio, valorizziamo il talento, siamo in una sorta di ‘serie B’, proprio come loro, e spesso vinciamo anche tra i più forti, come accaduto nel 2017 e 2019. Per questa Vuelta a San Juan obbiamo fare un grande applauso a tutti i ragazzi, ma uno speciale va a Marchesini e Zullo che sono andati ripetutamente all’attacco dimostrando il giusto carattere ed un ottimo approccio alla corsa. C’erano il tre volte campione del mondo e vincitore di classiche Sagan, c’era Alaphilippe, c’era quello che probabilmente diventerà uno dei più forti ciclisti della storia, ovvero il vincitore della corsa Evenepoel, ma ciò non li ha fermati. La motivazione è tutto, quindi siamo soddisfatti e guardiamo al prossimo obbiettivo, il tour Colombia 2.1 con tanto entusiasmo e determinazione”.
Il Tour Colombia 2.1 è un’altra gara a tappe molto prestigiosa e gli atleti diretti da Marco Zamparella che in Colombia ha corso e vissuto un anno, sapranno essere all’altezza della sfida. Troveranno anche in questa occasione molte formazioni World Tour, ma il capitano Davide Appollonio, cercherà di migliorarsi, inseguendo, senza mezzi termini, una vittoria. Nel frattempo l’altro leader di Amore e Vita – Prodir, Marco Tizza è rientrato in Italia accompagnato dal d.s. Starchyk per puntare al Trofeo Laigueglia, in programma il 16 Febbraio. Quindi al via del Tour Colombia 2.1 ci saranno validi elementi come Bogdanovics, Luksevics, Zullo e Marchesini, tutti al servizio di uno scalpitante “Appojet” che non vede l’ora di ributtarsi nella mischia per lasciare questa volta il segno.
Riccardo Marchesini con Peter Sagan e Marco Zamparella
Viesturss Luksevics al via della cronometro
Remco Evenepoel (vincitore della Vuelta a San Juan) con Antonio Zullo
Marchesini in fuga nell’ultima tappa
Gaviria vince la tappa e Appollonio 7° si intravede con la maglia rosa alle sue spalle
Maris Bogdavocis
Antonio Zullo in fuga